La paura è un’emozione primaria che nasce ogni volta che ci troviamo dinanzi a un pericolo. Nell’era primordiale ignorarla poteva significare la morte. La sua funzione è quindi importantissima, perché ci mette in guardia dai pericoli. Diventa però un problema quando vissuta in maniera amplificata o fuori contesto, costituendo così una minaccia alla nostra serenità emotiva.
La paura è uno stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso: più o meno intenso secondo le persone e le circostanze, assume il carattere di un turbamento forte e improvviso, che si manifesta anche con reazioni fisiche, quando il pericolo si presenti inaspettato, colga di sorpresa o comunque appaia imminente (dalla voce Paura dell’Enciclopedia Treccani).
Cos’è la paura
La paura è un’emozione molto forte e intensa, che in misura minore o maggiore interessa ogni essere umano, lasciando molto spesso tracce indelebili nella sua mente. Si scatena ogni qualvolta si ha la percezione di un pericolo, reale o immaginario, che possa mettere a repentaglio la propria incolumità fisica o psicologica. Parlare di paura significa parlare di un’emozione primitiva, dalle origini molto antiche e può essere osservata sia nell’uomo che nelle specie animali.
Questo fa sì che la paura (insieme alla felicità, la rabbia, la tristezza, il disgusto, la sorpresa) venga classificata come emozione primaria, ovvero un tipo di emozione che prescinde dalla consapevolezza del sé. La paura è governata prevalentemente dall’istinto e ha come obiettivo la sopravvivenza dell’individuo. Ignorarla, o fare finta di non aver paura, può essere rischioso, perché è proprio la paura che spesso ci salva la vita, allontanandoci da rischi inutili.
Tuttavia, la paura può diventa la nostra peggior nemica se diventa una reazione abituale ai conflitti minori cui incappiamo quotidianamente. In tal caso non si tratta più di un’emozione funzionale alla nostra sopravvivenza, ma di un vero e proprio limite alla nostra capacità d’azione. Bisogna distinguere dalle paure che hanno cause esterne, (per esempio una guerra o una malattia) da quelle che invece ci si sono state inculcate. Questo tipo di paure spesso derivano da antiche ferite sepolte nell’inconscio che possono generare grossi problemi di adattamento e limitare l’andamento normale della vita dell’individuo. Il maggior motivo per cui si evita di fare qualcosa deriva dalla paura. È facile immaginare come questa emozione protratta nel tempo possa diventare invalidante e ridurre via via la capacità di azione personale.
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Come nasce e come gestirla
La caratteristica costante di questa emozione, che si manifesta in infiniti modi diversi, è la sensazione che qualcosa andrà storto. Si scatena ogni qualvolta si presenti un possibile rischio per la propria incolumità e di solito accompagna un’accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche di difesa. I muscoli si tendono, la mandibola si contrae, la respirazione rallenta. Le pupille di dilatano per vedere meglio.
La scienza ci dice che la paura nasce dall’amigdala, parte del cervello preposta alla gestione delle emozioni. Essa funge da “allarme”, attivando in una frazione di secondo le aree del cervello preposte a far fronte all’emergenza. Di fronte alla paura sono due le modalità di reazione: la fuga o la lotta. La prima ci porta ad abbandonare la situazione prima che divenga una minaccia per la nostra sopravvivenza, la seconda ci consente di affrontare l’ostacolo e combatterlo. L’evitamento però se da un lato può rappresentare un sollievo temporaneo e allontanarci dalla paura, non rappresenta la soluzione al problema.
È importante confrontarsi con le proprie paure. Altrimenti la paura rischia di radicarsi e di acquisire un potere sempre maggiore nella nostra vita, fino a compromettere la nostra libertà d’azione. Per gestire la paura (e vincerla) è necessario valutare il ruolo che attualmente ha nella propria vita. Una volta fatto questo passo è necessario sviluppare il coraggio, che con la sua forza può aiutarci ad andare oltre le nostre paure. Essere coraggiosi non significa essere immuni dalla paura, ma riuscire a dominarla. Essere coraggiosi significa ritornare a vedere la paura come una sorta di “guardia del corpo” che vuole proteggerci dai pericoli e non come un’ombra sinistra che tende a privarci della nostra serenità emotiva.
La paura nel Tema Natale
La paura in un tema natale è simboleggiata da Marte e Plutone, i due archetipi predisposti alla sopravvivenza e al coraggio. I due pianeti hanno però delle differenze importanti: Marte rappresenta il nostro senso di forza personale, Plutone invece rappresenta le forze inconsce e gli istinti primordiali. È importante osservare come funzionano i due pianeti nel proprio tema natale e se hanno contatti con il Sole, o altri pianeti personali.
Plutone in contatto con il Sole per esempio, attraverso un aspetto di opposizione o quadratura, indica che nella persona possono esistere delle zone d’ombra o vere e proprie paure che dovranno essere integrate nella propria vita, affinché si trasformino in punti di forza. Nel Tema Natale, la casa astrologica in cui si trova Plutone indica sia dove abbiamo paura di essere distrutti e sopraffatti, sia dove abbiamo la possibilità di crescere attraverso l’uso del coraggio.
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A volte la paura, quando c’è Plutone di mezzo, può diventare vero e proprio terrore, perché è legata a paure radicate nell’inconscio che quando emergono tendono a diventare spropositate. Plutone simboleggia anche le ossessioni ed è questo il pianeta (insieme allo Scorpione) che può dare vita a pensieri ossessivi che creano ansia.
Anche Saturno gioca un ruolo importante nell’ambito della paura, perché mette in evidenza dove tendiamo ad essere più ansiosi o non ci sentiamo completamente all’altezza. Una persona con Saturno in aspetto al Sole, per esempio, a causa di un senso di inadeguatezza potrebbe aver difficoltà ad affrontare i cambiamenti e rimanere confinata in limiti strettissimi, col risultato di non vivere pienamente la sua vita.
Paura e transiti planetari
I transiti planetari che ci mettono in contatto con le nostre paure sono quelli di Saturno, Nettuno e Plutone anche se lo fanno in modo diverso. In questo momento però mi preme evidenziare il transito di Saturno e Plutone che i primi di gennaio, ha dato vita a una crisi mondiale di grande portata, mettendoci in contatto con una delle nostre paure più profonde: la paura della morte.
Plutone, spesso nei suoi transiti difficili può rappresentare le questioni di vita o di morte, non nel senso letterale del termine, (anche se a volte può rappresentare davvero la morte fisica), ma in quanto vero e proprio nuovo inizio, una morte e una rinascita simboliche che rafforzano intenti, orientamenti e capacità decisionali. Questo transito sta chiedendo a tutti di noi di cambiare qualcosa nella nostra vita e dentro noi stessi. Non si tratta di un passaggio facile, inutile negarlo, ma proprio per questo motivo è importante cercare di vedere in quello che succede uno scopo superiore: quello di realizzare una forma di cambiamento consapevole, fatta di luce e speranza, anche se questo significa passare attraverso l’ombra.
Poiché è il segno del Capricorno a dominare la scena è molto importantecercare di focalizzarsi cu ciò che vogliamo e non su ciò che temiamo, cercando di innalzare il nostro senso di responsabilità individuale. In che modo possiamo farlo?Lavorando sulla nostra capacità di autogestione, il rispetto delle regole, il nostro potere personale e il senso del limite. Sperimentare il senso del limite è scomodo ma necessario perché ci fa capire quali sono i limiti (o paure) che frenano la nostra crescita e quali sono quelli che invece ci servono per crescere. Ricontattare il nostro potere personale è fondamentale se non vogliamo essere in balia degli altri e degli eventi esterni.
Saturno rappresenta anche la legge morale e la forma di espressione più grande ed evoluta della legge morale, non può che esprimersi come rispetto del mondo in cui viviamo e rispetto degli altri. Solo così potremo davvero contribuire al cambiamento del mondo. Se saremo però limitati dalle nostre paure, sarà più difficile uscirne. Trasformare la paura in coraggio è probabilmente una sfida importante, ma che vale la pena affrontare. Coraggio e speranza sono gli strumenti che possiamo utilizzare per superare le nostre paure, riportando la luce dentro noi stessi e nel mondo. Tenendo sempre presente che il mondo siamo noi.
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